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Dall’abbandono alla conversione: il potere delle email per il Carrello Abbandonato

L’abbandono del carrello è una sfida comune nel mondo dell’e-commerce. Recuperare questi potenziali clienti è essenziale per massimizzare le conversioni e incrementare le vendite. Le email di Carrello Abbandonato rappresentano uno strumento chiave in questa strategia, perché possono riattivare l’interesse dei clienti, guidandoli verso il completamento dell’acquisto.

Dallo studio del comportamento di 33 brand del Lusso, Fashion e Beauty è emerso che il 64% del panel invia almeno una email di carrello abbandonato. Circa la metà di questi brand invia poi anche email di follow-up per ricordare ancora al cliente la giacenza nel carrello: la maggior parte si limita all’invio di un secondo promemoria, mentre solo pochi ne inviano tre o più. Considerando il settore lusso, una strategia troppo insistente non è consigliabile, è preferibile invece adottare un approccio più discreto.

Il tempismo è un elemento determinante, il 95% del panel contatta i potenziali clienti entro 24 ore dell’abbandono. Più specificamente: il 67% del panel invia il primo promemoria entro due ore, approccio che può risultare utile quando si vuole comunicare un senso di urgenza.

Abandoned cart journey

Best practice per email di Carrello Abbandonato davvero efficaci 

 Analizzando i contenuti di 38 email di Carrello Abbandonato, sono emersi gli elementi chiave che una strategia di recupero deve contenere. 

Oltre ai must-have che caratterizzano quasi tutte le email transazionali, come alias mittente, oggetto chiaro e diretto e saluto personalizzato, è importante che ci siano i seguenti elementi: 

  • Riepilogo dei prodotti lasciati in carrello:  possibilmente con tutti i dettagli essenziali (come nome del prodotto, immagini, prezzo, taglia, colore, materiali) per offrire al cliente un recap completo del proprio carrello. 
  • Prezzo totale del carrello: utile se l’utente ha più prodotti nel carrello per avere un quadro chiaro della spesa.  
  • Call-to-action chiara e ben visibile: un pulsante che rimanda direttamente al carrello o al checkout facilita il ritorno all’acquisto. 
  • Trigger di urgenza: sottolineare elementi come la disponibilità limitata dei prodotti possono incentivare il completamento dell’ordine. 
  • Informazioni sui costi e vantaggi della spedizione: trasparenza sui tempi di consegna e possibili offerte su spedizioni gratuite possono convincere il cliente a procedere con l’ordine. 
  • Supporto del servizio clienti: ricordare la possibilità di ricevere supporto immediato aumenta la fiducia del cliente e riduce le incertezze. 
  • Suggerimenti di altri prodotti: proporre alternative o prodotti complementari può stimolare ulteriori acquisti. 
  • Design accattivante e coerente con il brand: la giusta scelta di immagini e l’utilizzo di loghi e colori che caratterizzano il brand garantiscono un’esperienza visiva di qualità e coerente con l’identità del brand. 

Oltre la funzione transazionale: creare engagement e fiducia 

Perché fermarsi alla semplice funzione di reminder? Le email di carrello abbandonato possono diventare un vero strumento di ingaggio se arricchite con un tono di voce distintivo per rendere l’esperienza più immersiva e riconoscibile. Ad esempio, un tono di voce coinvolgente e raffinato, in linea con l’identità del brand e il suo appeal nel segmento lusso, può creare una connessione emotiva con il cliente aumentando le possibilità di conversione.  

Take Aways 

Implementare una strategia efficace di comunicazione per il recupero del carrello abbandonato è fondamentale per ridurre il tasso di abbandono e migliorare le performance di vendita. I brand del lusso, fashion e beauty devono puntare su personalizzazione, chiarezza, urgenza e una comunicazione visivamente accattivante per massimizzare i risultati. 

Se desideri approfondire questo tema e scoprire i nostri suggerimenti, richiedi gratuitamente la nostra ricerca: “Unlocking the secrets to engaging transactional emails: Abandoned Cart Journey”

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